Certamente siamo tutti entrati in periodo di magra, nel senso che abbiamo cominciato le operazioni di "controllo peso" che abitualmente seguono le feste di fine/inizio anno.
Allora, ecco una ricetta di casa, che per la gran parte è fatta con ingredienti che mi dicono essere ipocalorici.
Beh, a parte gli pseudo-alibi, volevo rendere partecipi i miei amici di MisterCarota di una ulteriore riscoperta, una cosa veramente piacevole che non ho mai trovato tra i pur tanti ricettari che mi diverto a consultare (e in parte a collezionare).
Il titolo della ricetta è "Le tommaselle".
Non chiedetemi quale possa essere l'origine o il riferimento di questo titolo, perché non ne ho traccia.
D'altronde, spesso le memorie non scritte perdono per strada alcune parti che forse potrebbero destare un qualche piccolo, ulteriore interesse.
Così è, e non credo che ci si possa fare niente.
Al massimo, posso aggiungere un po' di condimento (tanto per rimanere in tema!!!) con qualche nota aneddotica riguardante la mia famiglia.
In effetti, il vero titolo (quello di casa) sarebbe: "Le Tommaselle di Nonna Grassa".
Già, perché i miei figli hanno avuto due nonne con lo stesso nome e per distinguerle... si era fatto ricorso, anche con qualche esagerazione affettuosa, al loro aspetto esteriore.
E la ricetta in questione era appunto parte della eccelsa capacità culinaria della nonna... grassa!
Passiamo alla ricetta vera e propria, partendo come di consueto dagli...
Ingredienti:: 1 kg di carne per bollito (misto di manzo e vitella) - 1 kg di spinaci - 300 g di ricotta di pecora - 2 uova intere - 50 g di parmigiano grattugiato - un po' di pangrattato (meglio se casalingo, meno "polveroso") - sale - olio - farina per friggere - sugo leggero di pomodoro (e quindi gli odori per il sugo).
La preparazione.
Fare il bollito e, quando è freddo, macinarlo unitamente agli spinaci lessati e strizzati.
Mettere il composto in una terrina capiente e unire il parmigiano, le 2 uova, la ricotta e il pangrattato.
Salare e pepare, e poi impastare a mano (ripeto, a mano!) fino a che tutti gli ingredienti si sono ben amalgamati.
Allora, formare delle polpette schiacciate, senza curarsi troppo della forma.
Passare le polpette nella farina e friggerle in abbondante olio caldo, ma senza "bruciarle".
Condire con sugo di pomodoro semplice, non troppo tirato.
Consiglio di accompagnare con un buon Chianti, a mio avviso è meglio se non è "riserva".
La scelta del Chianti per me è quasi obbligata, perché l'unica cosa che posso dire a proposito dell'origine di questo succulento piatto (succulento non a caso, visto che le Tommaselle sono "annegate" nel sugo) è che Nonna Grassa era toscana e quasi tutta la sua cucina era toscana.
Posso aggiungere che si tratta di ricetta da cosiddetta "cucina povera", perché normalmente il bollito è... un avanzo.
Ma la cucina povera è ricchissima: provare per credere!