" E già! Il Natale è passato ed anche questo Capodanno 1932; noi siam sempre vissuti quì in questo paesino toscano, ed in queste feste abbiam speso un po' di denaro; ed ora ci riposiamo; beh questo lo credete voi!
E sì perché si sposa mia figlia tra due mesi ed io, come capo famiglia, devo trovare il modo di farle portare in dote qualocosa, nonostante che a malapena riusciamo a tirare avanti, e non so proprio cosa inventarmi. Beh un idea ce l'avrei, certo, ma se realizzo quest'idea, poi noialtri dovremo fare un bel po' di sacrifici! E va bene, dai, per i figli si fa questo ed altro: vuol dire che sacrificherà il maiale, una parte lo vendo ed una parte ce lo cuciniamo per il matrimonio. E' una bella fregatura... ehm volevo dire perdita, ma tanto ci son nati due maialini e quindi me lo posso permettere di sacrificarne uno grande, anche se i nostri tre maiali è la nostra unica risorsa. Mi piange il cuore a pensare che mia figlia lascia casa: ma è così che deve andare la vita, pazienza. Cosa ci guadagnerà con il maiale? Beh un po' ci si fa, anche perché del maiale non si butta nulla: l'arista, i cosciotti per il prosciutto, le costolette, le bistecche, la carne per farla in salsicce e quant'altro ancora. Gran parte di 'ste cose le venderemo per comprare la biancheria per mia figlia. Un po' invece ci faremo il pranzo di matrimonio. Ad esempio uno dei piatti forti sai quale sarà? Ovvio, l'arista, e per giunta arrosto. Bisogna saperla tagliare dal maiale e poi legarla con lo spago in modo da formare un pezzo unico: steccarlo per bene con aglio e rosmarino, salare, pepare e arrostire alla brace; infilzato bene allo spiedo ed ogni tanto bagnato con olio; mi raccomando lo spiedo non metterlo troppo vicino alla brace ché altrimenti l'arrosto si brucia: deve cuocere pian piano. Beh ora vo' alla stalla a decidere quale dei tre maiali debbo far fuori. Ci si vede! "