fonti:
www.carabinieri.it
www.tigulliovino.it
intervista con N. Ruggiero - Unaprol e da La Repubblica Salute 14/11/02
Spero che questa mia piccola indagine sul nostro ottimo olio extra vi possa essere utile ;)
Secondo la legge...
SONO olii vergini d'oliva:
- olio extra vergine d'oliva: con punteggio organolettico uguale o superiore a 6,5, acidità (acido oleico) max di 0,80 gr. per 100 gr.;
- olio di oliva vergine: con punteggio organolettico uguale o superiore a 5,5, acidità ma 2 gr. per 100 gr.;
- olio di oliva vergine corrente: con punteggio organolettico uguale o superiore a 3,5, acidità max 3,3 gr. per 100 gr.;
- olio di oliva vergine lampante: con punteggio organolettico inferiore a 3,5 e/o acidità superiore a 2 gr. per 100 gr. (NON VENDIBILE AL CONSUMATORE DIRETTO).
NON SONO olii vergini d'oliva:
- olio di oliva raffinato: ottenuto dalla raffinazione di oli di oliva vergini con acidità non eccedente 0,3 gr. per 100 gr. (NON VENDIBILE AL CONSUMATORE DIRETTO);
- olio di oliva composto da oli di oliva raffinati e oli di oliva vergini: ottenuto da un taglio di olio di oliva raffinato e di oli d'oliva vergini diversi dall'olio lampante con acidità non eccedente 1 gr. per 100 gr.;
- olio di sansa di oliva greggio: ottenuto dalla sansa delle olive mediante estrazione con solventi o processi fisici (NON VENDIBILE AL CONSUMATORE DIRETTO);
- olio di sansa di oliva raffinato: ottenuto dalla raffinazione di olio di sansa di oliva greggio con acidità non superiore a 0,3 gr. per 100 gr. (NON VENDIBILE AL CONSUMATORE DIRETTO);
- olio di sansa di oliva: ottenuto da un taglio di olio di sansa d'oliva raffinato e di oli di oliva vergini diversi dall'olio lampante con acidità non superiore a 1 gr. per 100 gr.
Informazioni obbligatorie sull'etichetta:
- denominazione di vendita: olio extra vergine di oliva, olio di oliva vergine, olio di oliva composto da oli di oliva raffinati e oli di oliva vergini, olio di sansa di oliva. Ogni denominazione deve essere accompagnata da una della dicitura che ne specifica la qualità.
- nome o Ragione Sociale o Marchio depositato e Sede del produttore o del confezionatore o di un venditore stabilito nella Unione Economica: ad esempio imbottigliato da..., prodotto da..., e simili.
- sede dello stabilimento di produzione o di confezionamento.
- quantità nominale: deve essere espressa in il litri (L o l), centilitri (cl) o il millilitri (ml).
- il lotto di produzione.
- termine minimo di conservazione.
Informazioni facoltative sull'etichetta:
- la lettera minuscola e: marchio CE per gli imballaggi preconfezionati corrispondenti ai requisiti delle norme CEE.
- la modalità di conservazione.
- per l'olio extra vergine e l'olio d'oliva vergine sono ammesse le diciture "prima spremitura a freddo" e "Mestratto a freddo".
- la designazione dell'origine, per i soli oli extravergini d'oliva e di oliva vergine, sugli imballaggi e sulle etichette destinati ai consumatori, è indicata solo quando l'olio è estratto dalle olive in un frantoio situato in una determinata zona geografica;
- l'acidità massima, se accompagnata, nello stesso campo visivo e con caratteri delle stesse dimensioni, dall'indice dei perossidi, dal tenore delle cerre e dall'assorbimento ultravioletto.
Principali frodi:
- Miscelare olio di semi con olio di oliva e farlo passare per olio extravergine d'oliva.
- Olio di semi colorato artificialmente con clorofilla e betacarotene era venduto per olio extravergine.
- Far passare per olio extra vergine d'oliva oli che all'origine erano stati qualificati lampanti o maleodoranti. Questi, opportunamente trattati e con l'aggiunta di modeste quantità di oli vergini di oliva, acquistano, sotto l'aspetto chimico, parametri propri dell'olio extravergine.
Altre frodi:
- Un olio che nasce con parametri fuori norma, può essere ripulito, deodorato, miscelato e immesso sul mercato come extravergine e la stessa cosa può dirsi delle miscele a base di olio di nocciola; la composizione chimica ed organolettica di questo olio è molto simile infatti a quella dell'olio d'oliva e ciò lo rende particolarmente adatto alla sofisticazione.
- La triangolazione: un carico d'olio parte da un paese qualsiasi, comunitario o extracomunitario; se durante il viaggio non subisce controlli di sorta, quando giunge in Italia può trasformarsi facilmente non solo in olio extravergine, ma addirittura in extravergine nostrano. Basta eliminare i documenti di viaggio. Esistono sistemi di analisi in grado di individuare eventuali sofisticazioni, ma bisogna ricorrere ai laboratori privati: attualmente i sistemi di controllo ufficiali, ossia riconosciuti dalla Comunit? Europea, non riescono ad individuare tutte le sofisticazioni perché sono obsoleti e inefficienti.
Alcune considerazioni.
Da quanto ho letto su Internet (e visto anche in tivvu'), l'olivicultore per produrre 1 litro olio extravergine d'oliva (con olive raccolte a mano o tramite scuotitori e lasciate cadere su reti poi frante dopo poche ore dalla raccolta) spende come minimo 5 Euro.
Domanda ovvia: come è possibile che al supermecato ci siano degli oli extra molto noti e rinomati a soli 3 o 4 Euro al litro, quando ci vogliono minimo 5 Euro per produrre 1 litro di olio extra?
O non sono oli extra... oppure provengono dall'estero... oppure...
Io qui, per mia convenienza, non posso fare esempi citando marche italiane di oli, ma su Internet ho letto che molte di questa marche utilizzano solo una piccola percentuale di olio extra italiano, cioè un 30-40% e pochi percentuali più alte: il resto non si sà da dove venga (nel 2001 l'Italia ha importato 450.000 tonnellate d'olio extravergine, normale olio d'oliva e olio "lampante").
Consigli per il consumatore, a cura di www.carabinieri.it:
- scegliete aziende che, per seriet? ed immagine, ne assicurino la qualità (in più occasioni sono state scoperte aziende fantasma, senza responsabile ne' sede sociale, che avevano immesso sul mercato notevolissimi quantitativi di oli extravergine sofisticati);
- leggete con attenzione l'etichetta che, anche se non sempre garantisce l'origine dell'olio, costituisce comunque una carta d'identità di qualsiasi alimento;
- diffidate delle confezioni anonime prive della corretta etichettatura;
- tenete presente il rapporto qualità-prezzo.
Consigli per il consumatore, a cura di Claudio Palma
- se non vi interessa acquistare olio extra di qualità italiano al 100%, allora andate al supermercato, chiudete gli occhi e prendete una bottiglia qualunque
- se amate il vero olio extra olio extra di qualità italiano al 100%, che sia ligure, pugliese, toscano o di altre regioni italiane, allora andate di persona da un olivicultore che produca da sé il suo olio (di quelli che producono olio per la propria famiglia e per qualche amico) e acquistatene una buona scorta, anche se vi costasse 8 o 10 Euro a litro.
Claudio Palma